COME FUNZIONA L'ORGANO?
La parola 'Suono' indica sia un fenomeno meccanico che la reazione fisiopsicologica che tale fenomeno provoca nell'essere umano.
Il suono è la conseguenza uditiva di un corpo elastico posto in vibrazione.
Il suono è la conseguenza uditiva di un corpo elastico posto in vibrazione.
Le canne.
Una canna d'organo racchiude in se tutti gli elementi visti nel capitolo precedente e che permettono di generare e propagare un suono. In una canna d'organo abbiamo, infatti:
a) La fonte di vibrazione, che è l'aria che viene immessa nella canna attraverso la sua base;
b) Il corpo elastico da porre in movimento, che è l'aria contenuta nella parte superiore della canna;
c) Il mezzo di trasmissione del suono, che è la canna stessa.
Nell'organo esistono due tipi di canne: le canne 'ad anima' e le canne 'ad ancia'.
Canne ad anima: Sono la maggioranza. In esse l'aria viene immessa attraverso la parte conica di base che si chiama 'piede della canna'. Il getto d'aria si infrange contro un ostacolo, detto 'anima', posto trasversalmente all' interno della canna stessa e che lascia un piccolo spiraglio in corrispondenza dell'apertura laterale della canna, detta 'bocca della canna'. Una parte dell'aria fuoriesce dalla bocca, l'altra parte viene convogliata all'interno della parte superiore della canna, mettendo in movimento la colonna d'aria in essa contenuta. In tale modo viene prodotto il suono.
Canne ad ancia: In questo tipo di canne l'aria che entra attraverso il piede viene fatta passare attraverso un piccolo canale aperto da un lato e sul quale è applicata una linguetta metallica fissata ad un'estremità e libera di vibrare dall'altra, che si chiama 'ancia'. L'aria pone in vibrazione la linguetta metallica che, a sua volta, pone in vibrazione la colonna d'aria contenuta nella parte superiore della canna, detta 'tuba'.
Usando la regola di Cavaillé-Coll risulta facile costruire non solo le canne che producono i suoni base, ma anche quelle che producono i suoni armonici, l'ottava superiore è il primo armonico di un dato suono.
In una canna ad anima il suono armonico si ottiene praticando un foro in corrispondenza della misura indicata dalle tabelle di Cavaillé-Coll. In pratica, avendo una canna di Do1, se pratichiamo un foro alla metà esatta della canna stessa, otterremo che quella canna produrrà un suono corrispondente al primo armonico del Do1, cioè la sua ottava superiore Do2.
Questa è solamente una semplificazione, in realtà le caratteristiche delle canne armoniche sono ben più complesse e molto interessanti.
Vi sono due fattori importantissimi che sono il diametro della canna ed il rapporto che intercorre tra lunghezza, diametro e frequenza. Questo rapporto, che si chiama 'diapason della canna', è fondamentale per differenziare le canne normali dalle canne armoniche.
I registri di timbro Principale, infatti, hanno un diametro minore rispetto ai registri di timbro flautato; per questo i Principali sono stati in passato anche chiamati 'Registri di diametro stretto' o, anche 'Registri Maschili', mentre i Flauti venivano nominati come 'Registri di diametro largo' o, anche 'Registri Femminili'.
La differenza tra il suono di una canna armonica ed una canna reale di uguale frequenza e timbro è che il suono della canna armonica risulta più pieno, più rotondo e, talvolta, anche più intenso rispetto a quello di una canna reale. Poichè le canne armoniche vengono di solito usate nella parte alta (acuti) di un registro, il risultato è che il suono globale di un Flauto armonico è molto meno stridente e fastidioso e nello stesso tempo più corposo e delicato che quello di un Flauto reale della stessa misura.
Una canna d'organo racchiude in se tutti gli elementi visti nel capitolo precedente e che permettono di generare e propagare un suono. In una canna d'organo abbiamo, infatti:
a) La fonte di vibrazione, che è l'aria che viene immessa nella canna attraverso la sua base;
b) Il corpo elastico da porre in movimento, che è l'aria contenuta nella parte superiore della canna;
c) Il mezzo di trasmissione del suono, che è la canna stessa.
Nell'organo esistono due tipi di canne: le canne 'ad anima' e le canne 'ad ancia'.
Canne ad anima: Sono la maggioranza. In esse l'aria viene immessa attraverso la parte conica di base che si chiama 'piede della canna'. Il getto d'aria si infrange contro un ostacolo, detto 'anima', posto trasversalmente all' interno della canna stessa e che lascia un piccolo spiraglio in corrispondenza dell'apertura laterale della canna, detta 'bocca della canna'. Una parte dell'aria fuoriesce dalla bocca, l'altra parte viene convogliata all'interno della parte superiore della canna, mettendo in movimento la colonna d'aria in essa contenuta. In tale modo viene prodotto il suono.
Canne ad ancia: In questo tipo di canne l'aria che entra attraverso il piede viene fatta passare attraverso un piccolo canale aperto da un lato e sul quale è applicata una linguetta metallica fissata ad un'estremità e libera di vibrare dall'altra, che si chiama 'ancia'. L'aria pone in vibrazione la linguetta metallica che, a sua volta, pone in vibrazione la colonna d'aria contenuta nella parte superiore della canna, detta 'tuba'.
Usando la regola di Cavaillé-Coll risulta facile costruire non solo le canne che producono i suoni base, ma anche quelle che producono i suoni armonici, l'ottava superiore è il primo armonico di un dato suono.
In una canna ad anima il suono armonico si ottiene praticando un foro in corrispondenza della misura indicata dalle tabelle di Cavaillé-Coll. In pratica, avendo una canna di Do1, se pratichiamo un foro alla metà esatta della canna stessa, otterremo che quella canna produrrà un suono corrispondente al primo armonico del Do1, cioè la sua ottava superiore Do2.
Questa è solamente una semplificazione, in realtà le caratteristiche delle canne armoniche sono ben più complesse e molto interessanti.
Vi sono due fattori importantissimi che sono il diametro della canna ed il rapporto che intercorre tra lunghezza, diametro e frequenza. Questo rapporto, che si chiama 'diapason della canna', è fondamentale per differenziare le canne normali dalle canne armoniche.
I registri di timbro Principale, infatti, hanno un diametro minore rispetto ai registri di timbro flautato; per questo i Principali sono stati in passato anche chiamati 'Registri di diametro stretto' o, anche 'Registri Maschili', mentre i Flauti venivano nominati come 'Registri di diametro largo' o, anche 'Registri Femminili'.
La differenza tra il suono di una canna armonica ed una canna reale di uguale frequenza e timbro è che il suono della canna armonica risulta più pieno, più rotondo e, talvolta, anche più intenso rispetto a quello di una canna reale. Poichè le canne armoniche vengono di solito usate nella parte alta (acuti) di un registro, il risultato è che il suono globale di un Flauto armonico è molto meno stridente e fastidioso e nello stesso tempo più corposo e delicato che quello di un Flauto reale della stessa misura.
I registri.
Registri di tipo Principale:
A questo gruppo appartengono tutti i registri derivanti dal 'Principale'. Questo è il caratteristico registro che dà l'inconfondibile suono 'di organo'. In questo gruppo abbiamo, alle tastiere, Principale 16, Principale 8, Principale 4, Ottava 8, Ottava 4, il Ripieno (diviso in file separate (Duodecima, Decimaquinta, Decimanona, Vigesimaseconda, Vigesimasesta, Vigesimanona, Trigesimaterza, Trigesimasesta, Quadragesima) oppure a file riunite (Ripieno 3, 5, 6 ... file)), Principalino, Eufonio, Diapason, Corno di camoscio ed Eolina. Al pedale troviamo Contrabbasso 32, Contrabbasso 16, Basso 32, Basso 16, Basso 8, Basso acustico 64, Basso acustico 32.
Registri di tipo Flauto:
Questo gruppo comprende tutti i registri con timbro flautato, tra cui, al manuale: Flauto 8, Flauto 4, Flauto armonico 8, Flauto armonico 4, Flautino 2, Ottavino 2, Silvestre 2, Flagioletto 2, Clarabella, Flauto conico, Flauto in selva, Flauto doppio, Corno di notte, Corno dolce, Corno in selva, ecc.. Al pedale si possono trovare il Flautone 16, Flauto 8 e Flauto 4.
Registri di tipo Bordone:
A questo gruppo appartengono i registri con canne tappate o semitappate. Alla tastiera possiamo trovare: Bordone 16, Bordone 8, Bordoncino 4, Quintante, Flauto camino 8 e 4. Alla pedaliera troviamo Subbasso 32, Subbasso 16, Bordone 16, Bordone 8, Quintante.
Mutazioni Semplici:
Sono i registri che producono suoni armonici. Di regola, questi registri si devono usare unitamente ad altri registri di base, ma molti autori di musica contemporanea e moderna (Messiaen, Langlais, Litaize, ecc..) li prescrivono anche da soli per effetti speciali. Tra essi troviamo Terza, Quinta, Nazardo (produce anch'esso la quinta, ma all'ottava superiore), Settima e Nona.
Mutazioni Composte:
Sono registri composti da più file di canne, ognuna delle quali produce un suono armonico. Anche per questi registri vale la regola dell'utilizzo in unione ad altri registri di base. Tra questi registri troviamo: Sesquialtera (terza e quinta all'ottava superiore), Cornetto (terza, quinta ed ottava all'ottava superiore, ma esistono anche Cornetti a cinque file di canne) e le file del Ripieno quando sono azionate da un solo comando (ad esempio Ripieno 5 file).
Registri Oscillanti:
Comprendono quei registri formati da due file di canne, una delle quali accordata leggermente calante o crescente. Questa differenza di accordatura provoca ondeggiamenti di suono a carattere periodico (battimenti) che caratterizzano il suono di questi registri. Tra essi abbiamo Voce Umana, Unda Maris e Voce Celeste.
Strumentali e di Stretto Diametro:
A questo gruppo appartengono i registri con canne di diametro stretto e quelli che richiamano la voce degli strumenti ad arco. Alla tastiera troviamo: Dulciana, Salicionale, Viola Gamba, Viola (in tutte le sue variazioni), Violino. Al pedale troviamo il Violoncello, il Cello e la Controgamba 16.
Ancie con tuba conica aperta:
A questo gruppo appartengono quasi tutte le ancie forti, con sonorità squillante e potente, determinata dalla presenza della tuba completamente aperta. Al manuale troviamo Tromba 16, tromba 8, Tromba 4, Tromba armonica 8, Tromba armonica 4, Tromba militare, Chiarina 4, Tromba in sordina (unica eccezione del gruppo, in quanto presenta le tube chiuse e forate), Tromba dolce 8, Tuba 8, Tuba 4, Tuba Mirabilis 16, Tuba Mirabilis 8, Tromboncini, Fagotto 16, Fagotto 8, Fagotto 4. Esiste poi una serie di trombe a squillo, azionate da aria a forte pressione, le cui tube vengono poste al di fuori della cassa dell'organo in posizione orizzontale. Già presenti negli antichi organi iberici, questi registri sono caratterizzati da un suono particolarmente forte e squillante. Tra questi registri abbiamo la Tromba Orizzontale 8, Tromba orizzontale 4, Tromba squillo 8, Tromba squillo 4, Tromba militare. Al pedale troviamo Trombone 16, Fagotto 16, Tuba 16, Tuba 8, Tuba Mirabilis 32, Tuba Mirabilis 16, Bombarda 32, Bombarda 16, Controbombarda 64. E' da notare che i registri di 64 piedi hanno canne la cui lunghezza varia da un minimo di 9 ad un massimo di 19 metri, il cui suono è tra i più bassi della gamma di udibilità dell'orecchio umano.
Ancie a tuba cilindrica con apertura regolabile:
A questo gruppo appartengono il Cromorno, il Clarinetto ed il Corno di Bassetto. Le canne di questi registri hanno la tuba di forma cilindrica e parzialmente chiusa alla sommità da un tappo di dimensioni regolabili.
Ancie a tuba mista:
Rientrano tra questi registri, quelli le cui canne hanno la tuba di forma diversa dalle precedenti. Tra questi registri abbiamo l'Oboe (che, a seconda del costruttore, può avere almeno tre forme diverse di tuba), il Corno Inglese e lo Schalmey.
Ancie a tuba raccorciata:
Appartengono a questo gruppo tutti i registri ad ancia che hanno il risuonatore più corto del normale. Questi registri hanno origine antichissima, risalente addirittura al Medioevo, ove erano utilizzati negli organi portativi e positivi. Essi comprendono tutti i tipi di Regali ed il Rankett, che è un particolare tipo di Tromba con sordina. In questo gruppo entra anche la Voix Humaine francese, registro anch'esso di origine antichissima, sebbene il suo uso sia stato sfruttato molto nella musica romantica, sinfonica e moderna.
Registri di tipo Principale:
A questo gruppo appartengono tutti i registri derivanti dal 'Principale'. Questo è il caratteristico registro che dà l'inconfondibile suono 'di organo'. In questo gruppo abbiamo, alle tastiere, Principale 16, Principale 8, Principale 4, Ottava 8, Ottava 4, il Ripieno (diviso in file separate (Duodecima, Decimaquinta, Decimanona, Vigesimaseconda, Vigesimasesta, Vigesimanona, Trigesimaterza, Trigesimasesta, Quadragesima) oppure a file riunite (Ripieno 3, 5, 6 ... file)), Principalino, Eufonio, Diapason, Corno di camoscio ed Eolina. Al pedale troviamo Contrabbasso 32, Contrabbasso 16, Basso 32, Basso 16, Basso 8, Basso acustico 64, Basso acustico 32.
Registri di tipo Flauto:
Questo gruppo comprende tutti i registri con timbro flautato, tra cui, al manuale: Flauto 8, Flauto 4, Flauto armonico 8, Flauto armonico 4, Flautino 2, Ottavino 2, Silvestre 2, Flagioletto 2, Clarabella, Flauto conico, Flauto in selva, Flauto doppio, Corno di notte, Corno dolce, Corno in selva, ecc.. Al pedale si possono trovare il Flautone 16, Flauto 8 e Flauto 4.
Registri di tipo Bordone:
A questo gruppo appartengono i registri con canne tappate o semitappate. Alla tastiera possiamo trovare: Bordone 16, Bordone 8, Bordoncino 4, Quintante, Flauto camino 8 e 4. Alla pedaliera troviamo Subbasso 32, Subbasso 16, Bordone 16, Bordone 8, Quintante.
Mutazioni Semplici:
Sono i registri che producono suoni armonici. Di regola, questi registri si devono usare unitamente ad altri registri di base, ma molti autori di musica contemporanea e moderna (Messiaen, Langlais, Litaize, ecc..) li prescrivono anche da soli per effetti speciali. Tra essi troviamo Terza, Quinta, Nazardo (produce anch'esso la quinta, ma all'ottava superiore), Settima e Nona.
Mutazioni Composte:
Sono registri composti da più file di canne, ognuna delle quali produce un suono armonico. Anche per questi registri vale la regola dell'utilizzo in unione ad altri registri di base. Tra questi registri troviamo: Sesquialtera (terza e quinta all'ottava superiore), Cornetto (terza, quinta ed ottava all'ottava superiore, ma esistono anche Cornetti a cinque file di canne) e le file del Ripieno quando sono azionate da un solo comando (ad esempio Ripieno 5 file).
Registri Oscillanti:
Comprendono quei registri formati da due file di canne, una delle quali accordata leggermente calante o crescente. Questa differenza di accordatura provoca ondeggiamenti di suono a carattere periodico (battimenti) che caratterizzano il suono di questi registri. Tra essi abbiamo Voce Umana, Unda Maris e Voce Celeste.
Strumentali e di Stretto Diametro:
A questo gruppo appartengono i registri con canne di diametro stretto e quelli che richiamano la voce degli strumenti ad arco. Alla tastiera troviamo: Dulciana, Salicionale, Viola Gamba, Viola (in tutte le sue variazioni), Violino. Al pedale troviamo il Violoncello, il Cello e la Controgamba 16.
Ancie con tuba conica aperta:
A questo gruppo appartengono quasi tutte le ancie forti, con sonorità squillante e potente, determinata dalla presenza della tuba completamente aperta. Al manuale troviamo Tromba 16, tromba 8, Tromba 4, Tromba armonica 8, Tromba armonica 4, Tromba militare, Chiarina 4, Tromba in sordina (unica eccezione del gruppo, in quanto presenta le tube chiuse e forate), Tromba dolce 8, Tuba 8, Tuba 4, Tuba Mirabilis 16, Tuba Mirabilis 8, Tromboncini, Fagotto 16, Fagotto 8, Fagotto 4. Esiste poi una serie di trombe a squillo, azionate da aria a forte pressione, le cui tube vengono poste al di fuori della cassa dell'organo in posizione orizzontale. Già presenti negli antichi organi iberici, questi registri sono caratterizzati da un suono particolarmente forte e squillante. Tra questi registri abbiamo la Tromba Orizzontale 8, Tromba orizzontale 4, Tromba squillo 8, Tromba squillo 4, Tromba militare. Al pedale troviamo Trombone 16, Fagotto 16, Tuba 16, Tuba 8, Tuba Mirabilis 32, Tuba Mirabilis 16, Bombarda 32, Bombarda 16, Controbombarda 64. E' da notare che i registri di 64 piedi hanno canne la cui lunghezza varia da un minimo di 9 ad un massimo di 19 metri, il cui suono è tra i più bassi della gamma di udibilità dell'orecchio umano.
Ancie a tuba cilindrica con apertura regolabile:
A questo gruppo appartengono il Cromorno, il Clarinetto ed il Corno di Bassetto. Le canne di questi registri hanno la tuba di forma cilindrica e parzialmente chiusa alla sommità da un tappo di dimensioni regolabili.
Ancie a tuba mista:
Rientrano tra questi registri, quelli le cui canne hanno la tuba di forma diversa dalle precedenti. Tra questi registri abbiamo l'Oboe (che, a seconda del costruttore, può avere almeno tre forme diverse di tuba), il Corno Inglese e lo Schalmey.
Ancie a tuba raccorciata:
Appartengono a questo gruppo tutti i registri ad ancia che hanno il risuonatore più corto del normale. Questi registri hanno origine antichissima, risalente addirittura al Medioevo, ove erano utilizzati negli organi portativi e positivi. Essi comprendono tutti i tipi di Regali ed il Rankett, che è un particolare tipo di Tromba con sordina. In questo gruppo entra anche la Voix Humaine francese, registro anch'esso di origine antichissima, sebbene il suo uso sia stato sfruttato molto nella musica romantica, sinfonica e moderna.
La Trasmissione: Meccanica, Pneumatica, Elettrica
La trasmissione meccanica è stato il primo modo con cui gli organari hanno fatto si che il movimento dei tasti venisse comunicato alle valvole delle canne all'interno dei somieri.
Dapprima semplicissima, la trasmissione meccanica ha seguito l'evoluzione dell'organo e con esso si è modificata ed evoluta, diventando sempre più complessa nel corso dei secoli, fino a giungere alle soglie del 1900 in condizioni di criticità a causa della sempre maggiore grandezza e complessità degli strumenti.
Sostituita dapprima dalla trasmissione pneumatica, poi da quella elettropneumatica, poi ancora da quella elettrica ed infine dal sistema elettronico, la trasmissione meccanica si è presa una sua rivincita riapparendo in seguito ai vari movimenti di riscoperta degli organi antichi e attualmente viene spesso applicata nella costruzione di nuovi organi le cui caratteristiche lo consentano.
La trasmissione meccanica è, in breve, un insieme di leve, tiranti, molle ed altri accorgimenti meccanici che, collegati tra di loro in modo opportuno, riescono a trasmettere il movimento del tasto della tastiera alla valvola che apre il foro sottostante alla canna che al tasto corrisponde. Tutto l'insieme di questi meccanismi si chiama 'catenacciatura' e nei grandi strumenti assume caratteristiche di complessità veramente notevoli, complessità che ha creato non pochi inconvenienti di imprecisione, ritardo, durezza e poca risposta delle tastiere. A questi inconvenienti è stato fatto fronte con diversi sistemi tra cui l'inserimento di appositi bilancieri per alleggerire il peso della catenacciatura, l'adozione di materiali più sofisticati. Attualmente i sistemi di catenacciatura adottati nei nuovi strumenti danno notevolissime garanzie di perfetta funzionalità.
Il maggior pregio, universalmente riconosciuto, della trasmissione meccanica è il fatto che il collegamento fisico tra le sue varie parti consente all'organista un controllo pressochè totale sul tocco e sull'esecuzione, cosa che gli altri tipi di trasmissione non consentono. In parole povere, un organista riesce ad influire direttamente con il modo di 'toccare' la tastiera sul modo di apertura delle valvole delle canne, ottenendo una perfetta risposta dello strumento alle sue esigenze interpretative, cosa che per l'esecuzione della musica organistica classica e barocca risulta indispensabile.
Nell'illustrazione viene schematicamente rappresentato il principio di funzionamento di un sistema trasmissivo meccanico nelle sue parti più essenziali: tasto, tirante, somiere, molla di ritorno, valvola e canna.
La Trasmissione Pneumatica: I motivi per cui si arrivò a questo tipo di Trasmissione furono essenzialmente di tipo pratico. Con il progressivo ingrandirsi degli organi, che arrivarono ad avere verso la metà del 1800, soprattutto in Francia, anche quattro e cinque tastiere, quando venivano inseriti gli accoppiamenti il movimento di un tasto doveva mettere in azione non più qualche canna, bensì anche diverse decine, per cui era collegato tramite catenacciature lunghissime e complicatissime a diversi somieri anche molto distanti tra di loro. In queste condizioni si verificava un appesantimento della meccanica che rendeva molto dure le tastiere e molto difficile suonarle. Con la trasmissione pneumatica, in pratica, il movimento di un tasto provvedeva solo ed unicamente ad aprire una piccola valvola che faceva entrare in un tubo di piombo dell'aria compressa. All'altro capo del tubo erano posti dei piccoli manticini che venivano fatti gonfiare dall'aria immessa nel tubo e che provvedevano ad azionare i meccanismi dei somieri. Questi manticetti, inoltre, potevano servire ad aprire a loro volta altre valvole collegate ad altri tubi afferenti aria compressa ad altri somieri. Così, con un meccanismo in cascata, premendo un tasto ed impiegando il solo sforzo della sua pressione, si potevano azionare le valvole di tantissimi somieri posti anche a distanze notevolissime tra di loro. Alla catenacciatura, quindi, si sostituiva una fitta rete di tubi di piombo, e da qui nacque anche l'altro appellativo di questo tipo di trasmissione: 'tubolare'.
L'adozione della trasmissione pneumatica tubolare impresse una svolta decisiva nell'evoluzione dell'organo. Il cuore di questa nuova tecnica trasmissiva fu la 'Leva Barker', inventata, appunto, dal britannico Barker. Pigiando il tasto si aziona una valvola che, invece di far suonare la canna, immette aria compressa nel somiere sovrastante (oppure nel tubetto di piombo che porta l'aria al somiere stesso). In tal modo, mentre una piccola valvola di sfiato, che in condizioni di riposo rimane aperta per impedire che il manticetto si gonfi accidentalmente, viene chiusa, la pressione dell'aria che entra nel somiere gonfia il manticetto che è posto all'estremità. Quest'ultimo, gonfiandosi, aziona il meccanismo o la valvola ad esso collegati.
La Trasmissione Pneumatica Tubolare permise la realizzazione dei più grandi e monumentali organi d'Europa e, in Italia, fu l'innovazione tecnica che caratterizzò il movimento riformista di fine '800 e che permise il passaggio dall'organo classico all'organo moderno.
Trasmissione Elettrica: Il tasto della tastiera altro non è che un interruttore di flusso della corrente elettrica a basso voltaggio fornita da un generatore, e serve a chiudere un circuito elettrico che ha come utilizzatore un piccolo elettromagnete, situato sul somiere ed a cui è collegato il tirante di apertura e chiusura della valvola della canna. In posizione di riposo il circuito è aperto e, di conseguenza, non passa corrente elettrica ed il magnetino è in posizione di riposo e la valvola della canna è chiusa. Quando si preme il tasto, il circuito viene chiuso e la corrente elettrica eccita il magnete che a sua volta aziona il tirante e la valvola della canna si apre. Rilasciando il tasto il sistema torna alla posizione di riposo.
Come abbiamo detto, l'adozione del sistema trasmissivo elettrico rese possibile la realizzazione dei più grandi strumenti europei e statunitensi. Naturalmente con lo stesso principio si azionavano anche i comandi dei registri e di tutti gli altri accessori dell'organo (Espressione, Graduatore, ecc..). Un'altro passo in avanti reso possibile da questo tipo di trazione fu l'adozione di un tipo di combinazione molto più pratico e maneggevole: la Combinazione Aggiustabile, che rendeva possibile all'organista di disporre di diverse combinazioni di registri senza comandi aggiuntivi in consolle.
Naturalmente questo sistema comportava un estremo dispendio di energia elettrica, dovuto soprattutto al fatto di dover utilizzare centinaia di magneti ed una circuiteria molto complessa, gestita da centralini di smistamento che erano contenuti all'interno di veri e propri grandi armadi. Ma si trattava di un primo passo verso la definitiva modernizzazione dell'organo, che in breve da elettrico diventerà elettronico, poi computerizzato e, ai giorni nostri, informatizzato.
Il somiere.
Il somiere è la componente più importante dell'organo. Al suo interno sono contenuti tutti i meccanismi adatti per fare in modo che suonino le canne giuste dei registri desiderati.
Prima di tutto il somiere è la base su cui vengono appoggiate le canne. In pratica, grosso modo, si tratta di un grande cassone in legno, le cui dimensioni variano a seconda del numero dei registri e del numero di tasti delle tastiere.
Possiamo dire, a questo proposito, che se un organo ha tre registri ed una tastiera di 61 note, le canne da porre sul somiere saranno 183 (61x3). Sulla tavola superiore di questo cassone sono praticati tanti fori quante sono le canne e questi fori mettono in collegamento la base delle canne (piede) con l'interno del somiere. Di solito tutte le canne appartenenti ad un registro vengono poste in fila, una di seguito all'altra, solitamente in serie ascendente (o discendente a seconda del tipo di somiere). L'interno del somiere è sigillato e viene riempito dall'aria prodotta dai mantici, dimodochè le sole aperture attraverso cui tale aria può fuoriuscire sono i fori che lo collegano alle canne. Stanti così le cose, succederebbe che, azionando il mantice, tutte le canne poste sul somiere suonerebbero contemporaneamente. Poichè questo è esattamente quello che non deve succedere, si sono studiati diversi dispositivi meccanici (ed in seguito pneumatici, elettrici ed elettronici), per fare in modo di "distribuire" l'aria nel modo voluto dall'organista. In pratica occorre che, anche con i mantici in funzione, nessuna canna suoni se l'organista non apre un registro e preme un tasto.
Di questo problema, parleremo però in seguito. Ora ci preme illustrare i due tipi di somieri che, a prescindere da ogni soluzione tecnica adottata, sono stati utilizzati (e lo sono tuttora) nel corso dei secoli. Si tratta del Somiere a Canali per Tasto e del Somiere a Canali per Registro, denominati anche "Somiere Antico" e "Somiere Moderno".
Il Somiere a Canali per Tasto, utilizzato fin dall'antichità remota e che solamente con l'avvento dei grandi strumenti a pressioni multiple e grande numero di registri ha lasciato il posto al suo collega "Moderno". Questo tipo di somiere è stato però da qualche decina d'anni rivalutato con il ritorno alla trasmissione meccanica sugli strumenti che si rifanno alla tradizione classica.
Il Somiere a Canali per Tasto è composto, come abbiamo già detto, di un cassone in legno, ermetico, che viene riempito con l'aria prodotta dai mantice. Nella parte interna superiore il somiere viene suddiviso in tanti canali quante sono le note della tastiera (se la tastiera ha 61 note, ci saranno 61 canali all'interno del somiere). Questi canali sono anch'essi tutti sigillati ma possiedono ciascuno un'apertura verso l'interno del somiere stesso, apertura che è chiusa da una valvola. Questa valvola viene azionata dai tasti della tastiera.
In questo modo l'aria che viene immessa nel somiere dai mantici non può entrare all'interno dei canali fino a quando non viene premuto un tasto. Quando questo avviene, l'aria entra nel canale corrispondente alla nota e di qui passa nelle canne ad esso collegate. A questo punto, l'inconveniente è che suonano tutte le canne corrispondenti a quella nota di tutti i registri (se abbiamo tre registri e premiamo il primo Do della tastiera, suoneranno tutte le canne del primo Do di tutti e tre i registri).
Questo è comunque un primo passo in avanti rispetto al somiere puro e semplice che avevamo visto in precedenza. Ora bisogna introdurre un meccanismo che serva a far suonare solo le canne dei registri che desideriamo effettivamente far suonare.
Per ottenere questo risultato sono stati realizzati nel tempo due diversi tipi di meccanismo che, a seconda del loro tipo di funzionamento, hanno dato il nome ai due tipi di somiere meccanico che possiamo trovare: il "Somiere a Tiro" ed il "Somiere a Vento".
Già verso la fine del 1600 l'organaro italiano Casparini aveva cercato di studiare un metodo alternativo per distribuire meglio l'aria all'interno del somiere, ed aveva inventato un metodo per poter fare avere ad ogni registro una sua quantità di aria indipendentemente dagli altri. Era il progenitore del Somiere a Canali per Registro, la cui invenzione viene ufficialmente attribuita all' organaro Hausdorfer, che lo illustrò per la prima volta nel 1775 e che fu in seguito adottato dagli organari europei dell'ottocento con la denominazione "Somiere a Pistoni", poichè il metodo per trasmettere alle canne il movimento dei tasti era costituito da tanti piccoli pistoni posti all'interno del somiere ed azionati da una barra di metallo collegata alla catenaciatura, il cui movimento faceva si che questi piccoli "tappi" chiudessero ed aprissero i fori che mettevano in collegamento il somiere con le canne.
Il principio base che, comunque, contraddistingue il Somiere a Canali per Registro è opposto a quello su cui è basato il Somiere a Canali per Tasto. Infatti il somiere, al suo interno, non è più suddiviso in tanti canali quanti sono i tasti della tastiera, bensì in tanti canali quanti sono i registri dell'organo. Ogni canale è collegato direttamente ai mantici di alimentazione generali o particolari (in questo modo è possibile alimentare diversi registri con pressioni d'aria differenti) ed i comandi dei registri in consolle non azionano più stecche e sbarre che attraversano il somiere, bensì semplicemente le valvole che permettono all'aria di entrare nel canale su cui sono poste le canne del registro corrispondente. In questo modo i vari registri attingono l'aria necessaria ognuno per conto suo e senza creare gli scompensi che nel somiere a canali per tasto derivavano dal fatto che tutti i registri attingevano l'aria da un comparto comune.
Ovviamente, con questo "ribaltamento" di filosofia costruttiva, i vecchi metodi per trasmettere alle canne il movimento dei tasti non funzionavano più e si dovettero escogitare metodi nuovi. Il primo di questi metodi fu il già citato "Somiere a Pistoni", che venne utilizzato per far funzionare il somiere a canali per registro su organi con trasmissione meccanica. Premendo il tasto si mette in movimento la barretta all'interno del somiere su cui sono fissati i vari "pistoni", i quali, scostandosi, aprono i fori di comunicazione tra i vari canali dei registri del somiere e le canne soprastanti. Ovviamente, suonano solo le canne collegate ai canali dei registri "aperti", cioè entro cui è stata fatta entrare l'aria.
Bisogna dire, a questo punto, che il Somiere a Canali per Registro si dimostrò subito molto più duttile del suo predecessore, poichè riusciva ad adattarsi bene ai vari tipi di trasmissione. Infatti, con l'avvento della trasmissione pneumatica, fu abbastanza semplice ed agevole modificare il modo attraverso cui si trasmetteva il movimento dei tasti alle canne.
Nel caso di un somiere a canali per registro su cui è stata installata una trasmissione elettrica, non ci sono più parti meccaniche o pneumatiche in movimento e le valvole che mettono in comunicazione le canne col somiere sono direttamente azionate da relais azionati elettricamente. Il Somiere a Canali per Registro è oltremodo versatile, si dimostra affidabile con tutti i sistemi trasmissivi ed è quello correntemente utilizzato per i grandi organi a trazione elettrica. Per gli strumenti meccanici, comunque, si preferisce l'adozione del Somiere a Canali per Tasto, che dall'alto del suo millennio abbondante di vita e di esperienza, garantisce una maggiore rispondenza degli strumenti alla tradizione organaria classica.
Particolare di una registriera.
Particolare di un somiere.
Particolare di canne ad ancia.
Particolare di Putti con canne ad ancia.
Particolare di canne di legno e di tipo flauto.
Particolare di campane al pedale.