ORGANI
Organo della Cattedrale d'Ivrea (TO)
Il monumentale organo della Cattedrale d’Ivrea, tempio anticamente dedicato al Sole e dal IV secolo a Maria Santissima, è arrivato a noi come risultato di diverse stratificazioni.
La storia di questo pregevole strumento inizia nel 1774 quando i fratelli Concone costruirono un organo di “16 piedi”.
Nel 1790 l’organo venne ricostruito ed ampliato da Andrea Luigi Serassi, che aggiunse la seconda tastiera (organo Eco) e portò le tastiere a 54 tasti.
Con l'intervento del Serassi lo strumento si presentava così:
Il Grand’organo era formato da 3 principali (uno da 16 piedi e i rimanenti da 8), 9 registri di ripieno e 9 registri per gli strumenti.
Al pedale erano presenti contrabbassi, bassi al pedale, timpani e sistro.
Mentre l’organo Eco era formato dal principale unisono di 8 piedi, 5 registri di ripieno e 5 registri per gli strumenti.
Con la prima metà del XIX secolo si manifestarono problemi di capienza della Cattedrale rispetto ad un numero sempre più elevato di fedeli.
I lavori di ampliamento dell'edificio di due campate e di traslocazione della facciata, iniziarono solamente nel 1853 e terminarono nel 1857.
I suddetti lavori comportarono lo smontaggio e poi il rimontaggio dell'organo. Questo compito fu affidato all'organaro Felice Bossi, che nel 1857 propose un importante ampliamento dello strumento.
Nel corso del tempo non vennero apportate modifiche sostanziali, eccezion fatta per l'intervento di Carlo I Vegezzi-Bossi (nipote di Felice Bossi) nel 1906.
In quell'anno, infatti, con le modifiche dovute alla Riforma Ceciliana il pregevole strumento entrò nella modernità.
Vennero aggiunti registri come il Bordone e i Violini, questi ultimi in sostituzione dei registri di ottavino.
Prima della Riforma Ceciliana erano presenti anche:
Al Grand’Organo: Ottava II, Clarone bassi 4’, Campanelli, Ottavino o Flagioletto 2’ (o di 1’), Viola 4’ bassi, Sesquialtera 2 file e tremolo
Al pedale: Timballi, Tromboni 8’
Erano presenti anche, probabilmente, un Timpanone (o Tamburo) a 4 canne, il triangolo, il sistro e il tuono.
Nel biennio 2021-2023, dopo più di un secolo dall'ultimo intervento, l'organo è stato oggetto di un importante restauro, affidato alla Ditta Marzi.
L'intervento, di tipo conservativo, ha visto lo smontaggio di tutte le parti (anche dei somieri) e il loro restauro. Sono comunque state apportate alcune modifiche: sono stati ricostruiti gli originali registri di Clarone 4' al G.O. e Ottavino all' O.E, mantenendo i registri di Bordone e Violino al Grand'Organo e voluti dal Vegezzi-Bossi. Inoltre, per rendere più completo lo strumento, è stato costruito ed aggiunto un registro ad ancia di 4' al pedale.
L’attuale pregevole organo, contenuto in una elegante cassa lignea con fregi e dorature, si presenta disposto in 3 campate. La consolle a finestra è formata da 2 manuali di 61 tasti e pedaliera piana da 27 pedali. La trasmissione è meccanica, la ventilazione elettrica. I registri sono azionabili da manette a spostamento laterale. L’organo possiede 2907 canne.
Le peculiarità di quest’organo sono la presenza di alcuni registri, al pedale e al Grand'organo, di tessitura 32' (reale dal Do2) e 22'.
L’organo della Cattedrale di Ivrea, è considerato uno dei più grandi organi italiani ottocenteschi in Piemonte.
L’organo si trova attualmente in perfette condizioni, a seguito di un importante restauro affidato alla Ditta Marzi e terminato nel 2023.
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Organo di San Bernardo - Ivrea (TO)
La chiesa di San Bernardo fu dotata dell'organo nel 1994.
La costruzione dell'organo fu iniziata da Domenico Reano nel 1994, fu terminato, poi, nel 2001 da "Serazio & Negro Organi".
All'organo è stata eseguita una manutenzione ordinaria da parte dell'organaro Sergio Castegnaro nel 2021.
L'organo contiene del materiale di Carlo Vegezzi-Bossi, il secondo manuale, e del materiale nuovo.
La consolle "staccata" dalla cassa delle canne è formata da due manuali di 56 tasti e la pedaliera piana di 32 pedali.
La trasmissione e la ventilazione sono elettriche.
Ad oggi è in ottime condizioni.
La costruzione dell'organo fu iniziata da Domenico Reano nel 1994, fu terminato, poi, nel 2001 da "Serazio & Negro Organi".
All'organo è stata eseguita una manutenzione ordinaria da parte dell'organaro Sergio Castegnaro nel 2021.
L'organo contiene del materiale di Carlo Vegezzi-Bossi, il secondo manuale, e del materiale nuovo.
La consolle "staccata" dalla cassa delle canne è formata da due manuali di 56 tasti e la pedaliera piana di 32 pedali.
La trasmissione e la ventilazione sono elettriche.
Ad oggi è in ottime condizioni.
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Organo di San Lorenzo - Ivrea (TO)
L’organo si trova nella chiesa dedicata a San Lorenzo a Ivrea. L’organo è stato costruito dal Cav. Giuseppe Mola nel 1901, è composto da 3 campate.
L’ultimo restauro è stato fatto nell’anno 1987 da “Italo Marzi e figli”
La consolle è aderente alla cassa lignea ed è formata da 2 manuali di 56 tasti e pedaliera piana di 27 pedali.
La trasmissione è meccanica-tubolare per la pedaliera, la ventilazione è elettrica.
Registri a forma di pomello, situati sopra i manuali.
L’organo è formato da circa 900 canne.
L’organo si trova, a 40 anni dal restauro, in ottime condizioni anche grazie ai vari concerti che si tengono ogni anno. Inoltre viene suonato tutte le domeniche alla messa organistica delle 11,30.
L’ultimo restauro è stato fatto nell’anno 1987 da “Italo Marzi e figli”
La consolle è aderente alla cassa lignea ed è formata da 2 manuali di 56 tasti e pedaliera piana di 27 pedali.
La trasmissione è meccanica-tubolare per la pedaliera, la ventilazione è elettrica.
Registri a forma di pomello, situati sopra i manuali.
L’organo è formato da circa 900 canne.
L’organo si trova, a 40 anni dal restauro, in ottime condizioni anche grazie ai vari concerti che si tengono ogni anno. Inoltre viene suonato tutte le domeniche alla messa organistica delle 11,30.
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Organo di San Maurizio - Ivrea (TO)
La chiesa di San Maurizio è stata dotata dell’organo verso la fine dell’700, nel 1851 l’organo è stato ampliato da Felice Bossi. Nel 1932 viene poi ricostruito dall’organaro Edoardo Rossi.
L’ultimo intervento risale al 1960 ed è tato eseguito dall’organaro Carlo Serratrice di Torino.
L’organo è collocato in una cassa lignea con fregi e dorature, formato da 3 campate. La consolle è indipendente, aderente alla cassa, formata da 2 manuali (probabilmente 1 in origine) di 58 tasti, la pedaliera è piana di 27 pedali.
La trasmissione è meccanica con i registri azionabili attraverso la trasmissione pneumatica, la ventilazione elettrica. L’organo è formato da circa 1600 canne. I registri sono azionabili attraverso placchette a bilico (completamente consumate ad oggi), comprendente anche di pistoncini ai frontalini delle tastiere (pneumatici e non originali).
Ad oggi quest’organo è in condizioni precarie, anche se utilizzato regolarmente e funzionante. Bisognoso comunque di un intervento di restauro.
L’ultimo intervento risale al 1960 ed è tato eseguito dall’organaro Carlo Serratrice di Torino.
L’organo è collocato in una cassa lignea con fregi e dorature, formato da 3 campate. La consolle è indipendente, aderente alla cassa, formata da 2 manuali (probabilmente 1 in origine) di 58 tasti, la pedaliera è piana di 27 pedali.
La trasmissione è meccanica con i registri azionabili attraverso la trasmissione pneumatica, la ventilazione elettrica. L’organo è formato da circa 1600 canne. I registri sono azionabili attraverso placchette a bilico (completamente consumate ad oggi), comprendente anche di pistoncini ai frontalini delle tastiere (pneumatici e non originali).
Ad oggi quest’organo è in condizioni precarie, anche se utilizzato regolarmente e funzionante. Bisognoso comunque di un intervento di restauro.
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Organo di Monte Stella - Ivrea (TO)
L'organo è stato costruito dai Fratelli Costamagna nella seconda metà del '900.
L’organo è stato revisionato nell’anno 2020 dall’organaro Sergio Castegnaro.
Precedentemente quest'organo si trovava a Burolo nella Cappella dell'Immacolata .
La consolle "staccata" dalla cassa delle canne è formata da un manuale di 58 tasti e la pedaliera a ventaglio di 27 pedali.
La trasmissione e la ventilazione sono elettriche.
L'organo è formato da circa 600 canne.
L'organo, ad oggi, è in ottime condizioni.
L’organo è stato revisionato nell’anno 2020 dall’organaro Sergio Castegnaro.
Precedentemente quest'organo si trovava a Burolo nella Cappella dell'Immacolata .
La consolle "staccata" dalla cassa delle canne è formata da un manuale di 58 tasti e la pedaliera a ventaglio di 27 pedali.
La trasmissione e la ventilazione sono elettriche.
L'organo è formato da circa 600 canne.
L'organo, ad oggi, è in ottime condizioni.
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Organo di SS. Salvatore - Ivrea (TO)
L’organo fu costruito nel 1846 da Felice Bossi, molto probabilmente era un organo bandistico-teatrale, quindi dotato di Banda (Gran cassa, piatto) ma anche campanelli e timpanone.
Nel 1907 fu modificato dall’organaro Squarcina Bassiano, fu poi, per quanto possibile riportato allo stato primitivo, da riparazioni e modifiche non sempre riuscite da parte dell’organaro Demichelis Giuseppe nel 1923.
Vi è stata una revisione nel 2013 da parte della ditta "Rigola Organi".
Esso è collocato in una cassa lignea comprendente di una campata.
La consolle a finestra è formata da un Manuale di 58 tasti e la pedaliera piana di 27 pedali.
La trasmissione è meccanica, la ventilazione elettrica.
L’organo è formato da circa 1100 canne.
I registri sono azionabili per mezzo di manette a spostamento laterale.
Al momento l’organo è utilizzato regolarmente e si trova in discrete condizioni.
Nel 1907 fu modificato dall’organaro Squarcina Bassiano, fu poi, per quanto possibile riportato allo stato primitivo, da riparazioni e modifiche non sempre riuscite da parte dell’organaro Demichelis Giuseppe nel 1923.
Vi è stata una revisione nel 2013 da parte della ditta "Rigola Organi".
Esso è collocato in una cassa lignea comprendente di una campata.
La consolle a finestra è formata da un Manuale di 58 tasti e la pedaliera piana di 27 pedali.
La trasmissione è meccanica, la ventilazione elettrica.
L’organo è formato da circa 1100 canne.
I registri sono azionabili per mezzo di manette a spostamento laterale.
Al momento l’organo è utilizzato regolarmente e si trova in discrete condizioni.
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Organo di Alice Castello (VC)
L'organo fu costruito nel 1802 dai Fratelli Giovanni e Giacinto Bruna, organari di Miagliano (BI).
Nell’anno 1999 la ditta “I.Marzi & figli” si è occupata del restauro che ha riportato l'organo all’origine (restauro filologico).
Lo strumento è contenuto in un'artistica cassa lignea formata da una campata.
La consolle, aderente alla cassa, è formata da un manuale di 54 tasti e pedaliera a leggio di 17 note.
La trasmissione è meccanica, la ventilazione elettrica.
Le peculiarità di quest’organo sono i Putti.
Ad oggi, grazie al suo utilizzo nelle celebrazioni, è in buone condizioni.
Nell’anno 1999 la ditta “I.Marzi & figli” si è occupata del restauro che ha riportato l'organo all’origine (restauro filologico).
Lo strumento è contenuto in un'artistica cassa lignea formata da una campata.
La consolle, aderente alla cassa, è formata da un manuale di 54 tasti e pedaliera a leggio di 17 note.
La trasmissione è meccanica, la ventilazione elettrica.
Le peculiarità di quest’organo sono i Putti.
Ad oggi, grazie al suo utilizzo nelle celebrazioni, è in buone condizioni.
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Organo di Azeglio (TO)
L’organo fu costruito nel 1821 dai Fratelli Serassi, fu successivamente ampliato e modificato dalla ditta Pera nel 1909 che trasformò l’organo portandolo a 2 manuali di 58 tasti.
Nell’anno 2004/2005 la ditta “I.Marzi & figli” curò il restauro che riportò l'organo all’origine (restauro filologico).
Ad oggi è presente un solo manuale di 54 tasti e pedaliera a leggio di 12 note.
La trasmissione è meccanica, la ventilazione elettrica.
I registri sono azionati da manette a spostamento laterale.
Ad oggi, grazie a parecchi concerti e al suo utilizzo nelle celebrazioni, è in ottime condizioni.
Nell’anno 2004/2005 la ditta “I.Marzi & figli” curò il restauro che riportò l'organo all’origine (restauro filologico).
Ad oggi è presente un solo manuale di 54 tasti e pedaliera a leggio di 12 note.
La trasmissione è meccanica, la ventilazione elettrica.
I registri sono azionati da manette a spostamento laterale.
Ad oggi, grazie a parecchi concerti e al suo utilizzo nelle celebrazioni, è in ottime condizioni.
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Organo della Cattedrale di Biella (BI)
L'imponente organo della Cattedrale di Biella fu costruito da Camillo Guglielmo Bianchi nel 1860. Fu modificato, poi, negli anni successivi con interventi da parte dei successori di C. G. Bianchi e di Marelli. L'organo fu poi restaurato dalla ditta Piccinelli nel 1976. La ditta Rigola Organi, in collaborazione con la ditta Orgelbau Thomas Wälti di Gümligen (Svizzera), nel 2005 condusse i lavori di restauro (conservativo).
L'organo è contenuto in una cassa di buona fattura, con prospetto in una campata di 29 canne a cuspide centrale.
La consolle è a finestra, composta da due manuali di 61 tasti e la pedaliera piana di 27 pedali.
La trasmissione è meccanica, la ventilazione elettrica.
Al momento l'organo è in buone condizioni.
L'organo è contenuto in una cassa di buona fattura, con prospetto in una campata di 29 canne a cuspide centrale.
La consolle è a finestra, composta da due manuali di 61 tasti e la pedaliera piana di 27 pedali.
La trasmissione è meccanica, la ventilazione elettrica.
Al momento l'organo è in buone condizioni.
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Organo di San Filippo Neri - Biella (BI)
Nella chiesa di San Filippo Neri a Biella è presente un organo di allievi dell'organaro Bianchi: Percivalle Gambarotta e Bagnasco, ma viene definito un "organo Bianchi". L'organo è contenuto in una cassa di buona fattura, con prospetto in una campata di 29 canne.
La consolle è a finestra, formata da due manuali di 61 tasti e pedaliera piana di 27 pedali.
La trasmissione è meccanica, la ventilazione elettrica. I registri sono azionati da manette a spostamento laterale poste a sinistra e destra, con divisione tra bassi e soprani.
Al momento l'organo è in buone condizioni.
La consolle è a finestra, formata da due manuali di 61 tasti e pedaliera piana di 27 pedali.
La trasmissione è meccanica, la ventilazione elettrica. I registri sono azionati da manette a spostamento laterale poste a sinistra e destra, con divisione tra bassi e soprani.
Al momento l'organo è in buone condizioni.
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Organo di Borgofranco d'Ivrea (TO)
Lo strumento è collocato in cassa lignea posta in controfacciata. L'elegante cassa centrale, a cinque campate più "organetti morti", è coeva del primo strumento: l'organo G. Michele Ramasco del 1747. Con i suoi 15 registri, impostati sul Principale di 8 piedi, era all'epoca tra i più grandi strumenti dell'intera Diocesi d'Ivrea. Nel 1897 l'organo fu ricostruito e ampliato (le 2 casse laterali) da "Giovanni Foglia di Bergamo".
L'organo fu restaurato nel 2011 dalla "Ditta Marzi".
Questo restauro ha evidenziato che oltre l'80% dell'antico e prezioso Ramasco si è miracolosamente conservato. Quanto rimane tuttora è il più importante nucleo di canne di M. Ramasco conservato su uno strumento.
La consolle a finestra è formata da 1 manuale di 56 tasti e pedaliera concava di 27 note.
I registri sono azionati da manette a spostamento laterale.
La trasmissione è meccanica, la ventilazione elettrica.
Ad oggi l'organo è in buone condizioni.
L'organo fu restaurato nel 2011 dalla "Ditta Marzi".
Questo restauro ha evidenziato che oltre l'80% dell'antico e prezioso Ramasco si è miracolosamente conservato. Quanto rimane tuttora è il più importante nucleo di canne di M. Ramasco conservato su uno strumento.
La consolle a finestra è formata da 1 manuale di 56 tasti e pedaliera concava di 27 note.
I registri sono azionati da manette a spostamento laterale.
La trasmissione è meccanica, la ventilazione elettrica.
Ad oggi l'organo è in buone condizioni.
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Organo di Caluso (TO)
L’organo fu costruito nel 1821 dai Fratelli Serassi, successivamente Bossi lo resturarono e ampliarono. Nel 1935 subì un nuovo restauro da parte dell’organaro A. Cordone che lo modificò, così nell’anno 2004/2005 la bottega “I.Marzi & figli” riportò alla luce l’organo Serassi. L’organo è formato da 1 campata.
La consolle aderente alla cassa è formata da 2 manuali di 56 tasti, la pedaliera piana di 27 pedali.
I registri sono azionabili tramite manette a spostamento laterale al Grand’organo e da tiranti a pomello nell’organo Eco.
La trasmissione è meccanica, la ventilazione elettrica.
Le peculiarità di quest’organo sono le trombe tergali.
Ad oggi l'organo è in ottime condizioni.
La consolle aderente alla cassa è formata da 2 manuali di 56 tasti, la pedaliera piana di 27 pedali.
I registri sono azionabili tramite manette a spostamento laterale al Grand’organo e da tiranti a pomello nell’organo Eco.
La trasmissione è meccanica, la ventilazione elettrica.
Le peculiarità di quest’organo sono le trombe tergali.
Ad oggi l'organo è in ottime condizioni.
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Organo di Chiaverano (TO)
L'organo, della chiesa di San Silvestro in Chiaverano, venne inaugurato durante le festività natalizie del 1795. Risultava essere l'organo piemontese più importante del suo tempo.
L'organo è opera di Giovanni Bruna di Miagliano.
All’inizio del 1970, a causa di lavori necessari dietro all’organo, lo strumento viene sommariamente smontato e riposto con il materiale fonico mischiato e danneggiato. Nel 1992, grazie a degli studi, viene riscoperto lo strumento e seppur in stato confusionario viene trovato intatto e originale in ogni sua parte.
Nel 2007 la ditta "Dell’Orto e Lanzini" restaurò quest'organo riportandolo all'origine.
La consolle a finestra è formata da 2 manuali di 50 tasti e pedaliera a leggio di 18 pedali.
I registri sono azionabili tramite manette a spostamento laterale al Grand’organo e da tiranti a pomello nell’organo Eco.
La trasmissione è meccanica, la ventilazione elettrica.
Le peculiarità di quest’organo sono i Putti e l'Oboè sul pettorale.
Ad oggi l'organo è in buone condizioni.
L'organo è opera di Giovanni Bruna di Miagliano.
All’inizio del 1970, a causa di lavori necessari dietro all’organo, lo strumento viene sommariamente smontato e riposto con il materiale fonico mischiato e danneggiato. Nel 1992, grazie a degli studi, viene riscoperto lo strumento e seppur in stato confusionario viene trovato intatto e originale in ogni sua parte.
Nel 2007 la ditta "Dell’Orto e Lanzini" restaurò quest'organo riportandolo all'origine.
La consolle a finestra è formata da 2 manuali di 50 tasti e pedaliera a leggio di 18 pedali.
I registri sono azionabili tramite manette a spostamento laterale al Grand’organo e da tiranti a pomello nell’organo Eco.
La trasmissione è meccanica, la ventilazione elettrica.
Le peculiarità di quest’organo sono i Putti e l'Oboè sul pettorale.
Ad oggi l'organo è in buone condizioni.
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Organo di Chivasso (TO)
Il grandioso organo, costruito da Felice Bossi, si trova nel Duomo di Santa Maria Assunta a Chivasso. La Collegiata è una delle più antiche chiese del Canavese, ed è stata consacrata nel 1429.
Il maestoso organo chivassese è stato costruito nel 1843 da Felice Bossi. L'ultimo intervento di revisione è stato, nel 1979, di Giuseppe e Mario Marzi.
La consolle a finestra è formata da 2 manuali di 73 tasti e pedaliera concavo-radiale di 27 note.
I registri sono azionabili tramite manette a spostamento laterale.
La trasmissione è meccanica, la ventilazione elettrica.
I registri sono azionabili da manette ad incastro laterale.
La peculiarità di quest’organo erano le trombe tergali, ora non più presenti.
Al momento l'organo è in discrete condizioni.
Il maestoso organo chivassese è stato costruito nel 1843 da Felice Bossi. L'ultimo intervento di revisione è stato, nel 1979, di Giuseppe e Mario Marzi.
La consolle a finestra è formata da 2 manuali di 73 tasti e pedaliera concavo-radiale di 27 note.
I registri sono azionabili tramite manette a spostamento laterale.
La trasmissione è meccanica, la ventilazione elettrica.
I registri sono azionabili da manette ad incastro laterale.
La peculiarità di quest’organo erano le trombe tergali, ora non più presenti.
Al momento l'organo è in discrete condizioni.
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Organo di Cigliano (VC)
Il grandioso organo di Cigliano, contenuto in una cassa fregiata, fu costruito dai Fratelli Serassi nel 1833/1834. Fu parzialmente modificato nel corso del ‘900 dalla dalla ditta Krengli. Nel 2004/2005 la ditta “I.Marzi & figli” si occupò del restauro di questo strumento riportandolo parzialmente all’origine.
La consolle a finestra è formata da 2 manuali di 58 tasti e pedaliera rettilinea di 24 note.
La trasmissione è meccanica, la ventilazione elettrica.
I registri sono azionabili da manette ad incastro laterale.
La peculiarità di quest’organo sono le trombe tergali.
Al momento l’organo è in buone condizioni.
La consolle a finestra è formata da 2 manuali di 58 tasti e pedaliera rettilinea di 24 note.
La trasmissione è meccanica, la ventilazione elettrica.
I registri sono azionabili da manette ad incastro laterale.
La peculiarità di quest’organo sono le trombe tergali.
Al momento l’organo è in buone condizioni.
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Organo di Feletto (TO)
Il monumentale organo di Feletto è l'opera n. 409 dei Fratelli Serassi ed è stato costruito nel 1825. Si tratta di una delle opere più importanti della bottega bergamasca, un capolavoro dell'arte serassiana in terra piemontese. Tra la metà dell'800 e la metà del '900 l'organo è stato restaurato da Pietro Barchietti, da Angelo e Cesare Nava ed infine da Alfredo Cordone. Nel 2009 termina un lungo restauro da parte della bottega "Dell'orto & Lanzini" che ha riportato lo strumento alla piena funzionalità.
La consolle è a finestra ed è formata da 2 manuali da 56 note e una pedaliera a leggìo da 17 tasti. I registri sono azionati da manette ad incastro su due colonne a destra della consolle per il Grand'Organo, da tiranti con pomello su una colonna a sinistra della consolle per l'Organo Eco e da comandi a spostamento laterale posti frontalmente per il raro Terzo Organo.
Il Terzo Organo è formato dalle canne di due registri ad ancia posti sul Pettorale.
La trasmissione è meccanica, la ventilazione elettrica. L’organo è formato da circa 2400 canne.
La peculiarità di quest'organo è la presenza del Terzo Organo .
L'organo si trova attualmente in buone condizioni.
La consolle è a finestra ed è formata da 2 manuali da 56 note e una pedaliera a leggìo da 17 tasti. I registri sono azionati da manette ad incastro su due colonne a destra della consolle per il Grand'Organo, da tiranti con pomello su una colonna a sinistra della consolle per l'Organo Eco e da comandi a spostamento laterale posti frontalmente per il raro Terzo Organo.
Il Terzo Organo è formato dalle canne di due registri ad ancia posti sul Pettorale.
La trasmissione è meccanica, la ventilazione elettrica. L’organo è formato da circa 2400 canne.
La peculiarità di quest'organo è la presenza del Terzo Organo .
L'organo si trova attualmente in buone condizioni.
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Organo di Montanaro (TO)
La chiesa fu dotata di organo l'anno 1701, costruito da Traeri di Brescia, sostituito dai Fratelli Bruna di Magliano nel 1808 e ricostruito nel 1872 da Giacomo Vegezzi-Bossi usando parti servibili del vecchio organo.
Nel 1996 il restauro conservativo fu curato dalla bottega organara "Dell'Orto&Lanzini".
Collocato in parete d'ingresso sopra la bussola, è contenuto nella bellissima ed artistica cassa lignea con fregi e dorature, costruita per l'organo del 1808, ampliata lateralmente. Si presenta formato in una campata con tre cuspidi a piramide. La consolle a finestra è formata da 2 manuali di 61 tasti, la pedaliera inclinata di 17 pedali, altri 4 pedali servono da registri. I registri sono azionabili da manette a spostamento laterale, con divisione tra bassi e soprani.
La trasmissione è meccanica, la ventilazione elettrica. L’organo è formato da circa 2400 canne.
La peculiarità di quest'organo è la grande presenza di Putti.
Al momento l'organo è in discrete condizioni.
Nel 1996 il restauro conservativo fu curato dalla bottega organara "Dell'Orto&Lanzini".
Collocato in parete d'ingresso sopra la bussola, è contenuto nella bellissima ed artistica cassa lignea con fregi e dorature, costruita per l'organo del 1808, ampliata lateralmente. Si presenta formato in una campata con tre cuspidi a piramide. La consolle a finestra è formata da 2 manuali di 61 tasti, la pedaliera inclinata di 17 pedali, altri 4 pedali servono da registri. I registri sono azionabili da manette a spostamento laterale, con divisione tra bassi e soprani.
La trasmissione è meccanica, la ventilazione elettrica. L’organo è formato da circa 2400 canne.
La peculiarità di quest'organo è la grande presenza di Putti.
Al momento l'organo è in discrete condizioni.
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Organo di Pecetto Torinese (TO)
L'organo è stato costruito nel 1778 dai Fratelli Concone, organari di Casareale, ed è stato successivamente restaurato, a più riprese, nel corso del 1800. Nel 1898 fu ricostruito dall'organaro "Carlo Pera di Bergamo". Ad oggi l'organo conserva una parte rilevante del materiale fonico dell'antico organo conconiano.
Nel 2009 fu eseguito il restauro della cassa e, successivamente, nel 2012 il restauro dell'organo fu affidato all'organaro M. Renolfi.
La cassa, risalente al 1778, è costituita da 3 campate centrali, dove si hanno le canne più gravi del Principale 8' del Grand'Organo, e da 2 campate esterne laterali (aggiunte da C. Pera), dove si trovano le canne appartenenti al Violoncello 8' del pedale e ai bassi della Viola 8' del G.O.
La consolle è a finestra, delimitata da 2 colonne laterali in legno. Lo strumento è costituito da 2 manuali di 58 note e da una pedaliera di 30 note.
La trasmissione è meccanica per la seconda tastiera, corrispondente all'Organo Recitativo/Espressivo, con ausilio di Leva Barker per il primo manuale, corrispondente al G.O. Per la pedaliera e i registri la trasmissione è meccanica. Vi sono alcuni registri, o parti di essi, che sono a trasmissione pneumatica.
Al momento l'organo è in ottime condizioni.
Nel 2009 fu eseguito il restauro della cassa e, successivamente, nel 2012 il restauro dell'organo fu affidato all'organaro M. Renolfi.
La cassa, risalente al 1778, è costituita da 3 campate centrali, dove si hanno le canne più gravi del Principale 8' del Grand'Organo, e da 2 campate esterne laterali (aggiunte da C. Pera), dove si trovano le canne appartenenti al Violoncello 8' del pedale e ai bassi della Viola 8' del G.O.
La consolle è a finestra, delimitata da 2 colonne laterali in legno. Lo strumento è costituito da 2 manuali di 58 note e da una pedaliera di 30 note.
La trasmissione è meccanica per la seconda tastiera, corrispondente all'Organo Recitativo/Espressivo, con ausilio di Leva Barker per il primo manuale, corrispondente al G.O. Per la pedaliera e i registri la trasmissione è meccanica. Vi sono alcuni registri, o parti di essi, che sono a trasmissione pneumatica.
Al momento l'organo è in ottime condizioni.
Scarica la composizione fonica.
organo_di_pecetto_torinese.pdf | |
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Organo di Romano Canavese (TO)
La chiesa parrocchiale di Romano C.se è dedicata a Santa Maria Assunta e ai Santi Pietro e Solutore.
Dapprima le parrocchie del paese erano due unite, poi nel 1818 detta unione richiese la costruzione di una nuova chiesa.
Orgogliosa di avere una nuova ed importante Chiesa Parrocchiale, la comunità di Romano, nel 1860, decise di dotare questo maestoso Tempio di un grande organo.
La costruzione dell'organo venne affidata a Camillo Guglielmo Bianchi, che consigliò e realizzò un organo composto da 59 registri.
Lo strumento venne terminato ed inaugurato nel 1862.
Si tratta dell'unico organo costruito dal Bianchi nella diocesi d'Ivrea.
L'organo è contenuto in una cassa di buona fattura, con prospetto in una campata di 29 canne a cuspide centrale.
Al momento l'organo è in fase di restauro.
Dapprima le parrocchie del paese erano due unite, poi nel 1818 detta unione richiese la costruzione di una nuova chiesa.
Orgogliosa di avere una nuova ed importante Chiesa Parrocchiale, la comunità di Romano, nel 1860, decise di dotare questo maestoso Tempio di un grande organo.
La costruzione dell'organo venne affidata a Camillo Guglielmo Bianchi, che consigliò e realizzò un organo composto da 59 registri.
Lo strumento venne terminato ed inaugurato nel 1862.
Si tratta dell'unico organo costruito dal Bianchi nella diocesi d'Ivrea.
L'organo è contenuto in una cassa di buona fattura, con prospetto in una campata di 29 canne a cuspide centrale.
Al momento l'organo è in fase di restauro.
Organo di Savigliano (CN)
La chiesa di San Andrea ha origini molto antiche, anteriori all'anno Mille.
L'organo fu costruito da Francesco Vittino di Centallo nel 1888 op.132.
Nel 2014 il restauro conservativo fu curato dalla bottega ortigiana "Vegezzi-Bossi".
Lo strumento è collocato in cantoria lignea sopra la bussola d'ingresso. La facciata è composta da 29 canne in stagno.
La consolle, invece, è composta da 2 tastiere di 61 tasti e pedaliera rettilinea di 20 pedali. I registri sono azionati da manette a spostamento laterale poste a sinistra e destra, con divisione tra bassi e soprani. La trasmissione è meccanica, la ventilazione elettrica.
Al momento l'organo è in ottime condizioni.
L'organo fu costruito da Francesco Vittino di Centallo nel 1888 op.132.
Nel 2014 il restauro conservativo fu curato dalla bottega ortigiana "Vegezzi-Bossi".
Lo strumento è collocato in cantoria lignea sopra la bussola d'ingresso. La facciata è composta da 29 canne in stagno.
La consolle, invece, è composta da 2 tastiere di 61 tasti e pedaliera rettilinea di 20 pedali. I registri sono azionati da manette a spostamento laterale poste a sinistra e destra, con divisione tra bassi e soprani. La trasmissione è meccanica, la ventilazione elettrica.
Al momento l'organo è in ottime condizioni.
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File Size: | 567 kb |
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Organo di Strambino (TO)
L’organo contenuto nella grandiosa e fregiata cassa lignea fu opera dei Fratelli Serassi datato 1808.
Nel 2019 il restauro conservativo fu curato dall'organaro M. Renolfi.
Esso ha un prospetto di 3 campate.
La consolle a finestra è composta da 2 manuali di 61 tasti, pedaliera a leggio di 12 pedali.
I registri sono azionabili da tiranti a pomello per l’organo Eco, e manette a spostamento laterale per il Grand’organo.
La trasmissione è meccanica, la ventilazione elettrica.
Le peculiarità di quest’organo sono le Trombe Tirolesi.
Al momento l'organo è in ottime condizioni
Nel 2019 il restauro conservativo fu curato dall'organaro M. Renolfi.
Esso ha un prospetto di 3 campate.
La consolle a finestra è composta da 2 manuali di 61 tasti, pedaliera a leggio di 12 pedali.
I registri sono azionabili da tiranti a pomello per l’organo Eco, e manette a spostamento laterale per il Grand’organo.
La trasmissione è meccanica, la ventilazione elettrica.
Le peculiarità di quest’organo sono le Trombe Tirolesi.
Al momento l'organo è in ottime condizioni
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Organo di Vigliano Biellese (BI)
L'organo, contenuto nella grande cassa, fu costruito nel 2007 dalla Bottega Organara Dell'Orto & Lanzini di Dormelletto (VCO).
Questo strumento è stato costruito su modello degli organi tedeschi a cavallo tra il XVII - XVIII secolo.
La consolle a finestra è composta da 2 manuali di 54 tasti e pedaliera piana di 27 pedali.
I registri sono azionabili da tiranti a pomello ai lati della consolle.
La trasmissione è meccanica, la ventilazione elettrica.
Le peculiarità di quest'organo sono il Flauto a Cuspide, il Flauto a Camino e l'Usignolo.
Al momento l'organo è in ottime condizioni, grazie al suo costante utilizzo per quanto riguarda i concerti e le celebrazioni.
Questo strumento è stato costruito su modello degli organi tedeschi a cavallo tra il XVII - XVIII secolo.
La consolle a finestra è composta da 2 manuali di 54 tasti e pedaliera piana di 27 pedali.
I registri sono azionabili da tiranti a pomello ai lati della consolle.
La trasmissione è meccanica, la ventilazione elettrica.
Le peculiarità di quest'organo sono il Flauto a Cuspide, il Flauto a Camino e l'Usignolo.
Al momento l'organo è in ottime condizioni, grazie al suo costante utilizzo per quanto riguarda i concerti e le celebrazioni.
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